Siamo già stati nel 2022 in questa bella dimora settecentesca, ricca di storia e fascino, nella campagna fiorentina. Torre a Cona si trova a Rignano sull’Arno, a sud-est di Firenze, e appartiene da generazioni alla famiglia dei Conti Rossi di Montelera. Duecento ettari di terre generose, dove giardini all’italiana, boschi secolari, vigneti e distese di ulivi si intrecciano con armonia. Dal 2021 parte il progetto dell’ospitalità a tutto tondo, dalle preziose suite sapientemente ristrutturate con un’allure romantica e toscana – ognuna curata con attenzione dalla Contessa Rossi di Montelera – all’apertura dell’Osteria di Torre a Cona, dal museo del vino che racconta la storia della tenuta al nuovo Wine Club, fino alle degustazioni di vini e vermouth in un piacevole salotto-enoteca dedicato. Della storia della famiglia, della tenuta e dell’ospitalità abbiamo già parlato qui, ma ci sono delle belle novità.

Il vino
Una famiglia piemontese che produce vino in Toscana. Il risultato? Ottimi vini provenienti da singole vigne, ognuna con la sua espressione. La rosa di vini proposti – dai Chianti Colli Fiorentini alle selezioni provenienti da singoli vigneti, fino ai monovitigno e ai preziosi Vin Santo e Occhio di Pernice – viene valorizzata proprio dalla strategia di produzione che mette al centro la vigna. Ogni etichetta racconta la peculiarità di una microzona unica, con un profondo rispetto per la tradizione e un approccio innovativo; ogni vino è il risultato di una ricerca attenta e appassionata. E i risultati si vedono…
Il Molino degli Innocenti, infatti, è stato premiato come “Rosso dell’Anno” dal Gambero Rosso nella guida Vini d’Italia 2025. Dopo anni di sperimentazioni e micro-vinificazioni, il Molino degli Innocenti ha visto la luce con la vendemmia 2019. Nato da una parcella dalle caratteristiche uniche, questo vino incarna l’essenza irripetibile di un terroir vocato, destinato a rimanere una gemma rara nella produzione della tenuta. Il risultato è un vino che incarna il paradigma del grande rosso, classico e moderno al tempo stesso.


La cucina
Con l’arrivo della primavera, l’Osteria di Torre a Cona – situata nell’antica limonaia della tenuta – torna ad accogliere i suoi ospiti in un’atmosfera che unisce semplicità e raffinatezza: un’esperienza gastronomica che celebra la tradizione toscana con un tocco di creatività contemporanea. Il nuovo chef, Enrico Romualdi, propone sapori del territorio con sapienza tecnica e un tocco internazionale. Nel menu à la carte spiccano piatti come la tartare di maremmana agli aromi, il risotto con carciofi, pinoli tostati e finanziera, la faraona in doppia cottura con verdure in agrodolce e il celebre maccheroncino trafilato al bronzo con ragù bianco d’anatra. Non mancano le grandi eccellenze della cucina toscana, come la bistecca alla fiorentina, selezionata tra le migliori carni di Chianina, Maremmana e Calvanina provenienti da piccoli allevamenti locali.
Durante il piacevole lunch lo chef ha proposto il Millefoglie di sedano rapa e barbine rosse con fondo di verdure – abbinato al Crociferro, Chianti Colli Fiorentini DOCG – un antipasto tutto vegetale che potrei descrivere come “carnoso”, in tutti i sensi. Fatti in casa i Cappelletti ripieni di coniglio alla cacciatora su emulsione di spinaci e croccante di nocciole tostate – abbinato al Badia a Corte, Chianti Colli Fiorentini Riserva DOCG – un piatto molto equilibrato, delicato ma non debole. A chiudere il pranzo con eleganza, la Faraona in doppia cottura nella sua salsa con verdure in agrodolce, accompagnata dal Casamaggio, Toscana Colorino IGT, vinificato in acciaio e affinato per 12 mesi in tonneaux. Un vino da un vitigno coraggioso che piano piano si fa strada tra i grandi Sangiovese, di grande personalità, con tannini profondi che rivela una complessità aromatica di balsamico, mirtillo e mora: abbinamento perfetto.


Il Vermouth Torre a Cona
La famiglia vanta una lunga e prestigiosa storia imprenditoriale nel mondo della produzione vinicola e degli spirits: infatti Luigi (1828-1892), giunto a Torino dalla campagna senza un soldo e divenuto in poco tempo esperto liquorista e imprenditore, fu uno dei creatori della Martini & Rossi. Alcune ricette di vermouth vennero custodite negli archivi storici della tenuta: l’antico ricettario personale di suo nonno ispira oggi la proprietà, che vuole sperimentare nell’ambito dei vini aromatizzati. Con la collaborazione di Piero Cane, celebre enologo con una profonda conoscenza dei vermouth storici, nasce il prezioso Vermouth Torre a Cona, proprio da un’antica ricetta originale datata 1920. Ogni ingrediente viene trattato con un metodo di estrazione specifico, a seconda delle sue caratteristiche e del ruolo che ricopre nella ricetta originale.
Il vino – il miglior Sangiovese in purezza proveniente dai cru più vocati della tenuta – rappresenta almeno il 75% del vermouth tradizionale ed è la base fondamentale su cui si costruisce l’equilibrio aromatico. Grazie alle sue caratteristiche uniche, questo vitigno conferisce al vermouth una straordinaria finezza, un corpo strutturato e un’intrigante freschezza. Si bilancia perfettamente con le note delle 33 botaniche, che donano ancora più profondità e complessità: perfetto per una degustazione meditativa. L’etichetta è disegnata dall’illustratore toscano Massimo Tosi.