Mini-storia
cucina contemporanea
Balò, il sogno di Ricky Smith Lena Maria Grané a Barcellona
Un omaggio ai migliori sapori della gastronomia inglese e catalana
Testo di
Anabel Frutos
Foto cortesia
Balò, il sogno di Ricky Smith Lena Maria Grané a Barcellona
5 minuti

Barcellona è una città gastronomica dove si può trovare un’ampia varietà di ristoranti stellati Michelin. Inoltre, offre numerosi spazi di grande tradizione e proposte d’autore che riflettono il talento di alcuni giovani cuochi che, dopo aver lavorato in cucine rinomate, sono riusciti ad aprire i propri ristoranti. È il caso del giovane britannico Ricky Smith e della catalana Lena Maria Grané. I due si sono conosciuti al ristorante Galvin La Chapelle di Londra, e da allora, come in una trama da film romantico, non si sono più separati. A volte, i sogni si avverano, soprattutto quando c’è passione e amore a guidarli. Da Londra decidono di trasferire il loro progetto di vita a Barcellona. Inizialmente, pensavano di aprire un bar gastronomico con tapas d’autore e una bella selezione di vino. Dopo aver visitato diversi locali, alla fine hanno scelto uno spazio situato in un’ex stalla nel quartiere di Les Corts. L’hanno completamente ristrutturato per trasformarlo in un ambiente moderno, elegante e curato nei dettagli, con una cucina basata su ingredienti di stagione, capace di unire autenticità e innovazione, conquistando sia il pubblico che la critica più esigente.

Un sogno diventato realtà


Prima di assaggiare la loro cucina, abbiamo parlato con lo chef Ricky Smith per conoscere il suo percorso. Ci sarebbe piaciuto parlare anche con Lena, ma è in congedo perché tra pochi giorni arriverà il loro primo figlio. Il percorso di Ricky comincia molto presto: a soli 16 anni lavora come lavapiatti in una hamburgheria della sua città. “È stato lì che ho capito che ciò che mi piaceva davvero era cucinare, così mi sono iscritto in una scuola di cucina a Londra dove ho studiato per due anni e ho imparato il mestiere, fino a ottenere un lavoro in un ristorante francese”. Questo gli ha permesso di apprendere i classici della cucina francese: salse, burro, brodi, ecc. Successivamente, si è trasferito in un altro ristorante dello stesso gruppo con una stella Michelin. “Lì sono rimasto due anni imparando più tecnica,” racconta. In seguito, ha lavorato in diverse cucine per acquisire nuove conoscenze, avvicinandosi ai prodotti dell’orto, un concetto che lo ha affascinato. Ha viaggiato anche in altri Paesi, finché Lena gli ha detto di voler tornare a Barcellona. “Qui ho lavorato nei ristoranti Dos Palillos, Mont Bar e Fat Barbies, finché non è arrivata la pandemia e tutto si è fermato”. Dopo un periodo di riflessione, a settembre 2021 hanno inaugurato BaLó e realizzato il loro sogno, proponendo una cucina unica e personale che fonde Londra e Barcellona. Hanno pensato che anche il nome del ristorante dovesse unire i nomi delle loro città natali. Così è nato BaLó.

Entrando nel ristorante si percorre un lungo corridoio, a destra si trova una scaffalatura con circa 50 referenze di vini, per lo più locali. Alla fine, si apre la sala da pranzo: una stanza con pareti color pastello, accogliente e calda, decorata in stile urbano, con quadri e sculture di artisti britannici. Nonostante la mancanza di finestre, l’illuminazione valorizza le tavole apparecchiate. La cucina è nascosta, ma si può vedere la zona della mise en place prima che i piatti arrivino in sala. Notevole anche la saletta privata, per dieci persone, separata dal resto del ristorante da porte vetrate. In totale il ristorante ospita 35 commensali, ma può arrivare fino a 50.

Inizia così un viaggio gastronomico attraverso il bagaglio culturale e culinario di questa coppia di chef, che mescola tecniche, creatività e artigianalità, dando vita a un progetto in cui ogni piatto brilla per armonia, grazie anche all’impiattamento curato.

Il risultato è un mix tra gastronomia catalana e inglese, entrambe profondamente radicate nei prodotti stagionali, di qualità e a chilometro zero (alcune verdure provengono persino dal loro orto).

Il menu è in continua evoluzione: molti piatti restano per periodi limitati per offrire novità ai clienti abituali. Sono tre i menu:

  • Menu del pranzo, servito dal lunedì al venerdì, con antipasto, piatto principale e dolce, a 28 euro. Include pane a lievitazione naturale e acqua.
  • Menu BaLó, composto da sette portate con ingredienti di stagione, ideale per scoprire un equilibrio di sapori con freschezza e modernità. Prezzo: 68 euro. Abbinamento vini opzionale: 35 euro.
  • Menu degustazione, per un’esperienza sensoriale completa: dieci piatti che mostrano il livello creativo e sofisticato dei due chef. Prezzo: 100 euro. Abbinamento vini opzionale: 55 euro.

Secondo Ricky: “Abbiamo diversi piatti iconici che riproponiamo spesso nei menu degustazione. Uno è lo Sgombro scottato con il cannello, accompagnato da sfere di cetriolo, mela e salsa allo yogurt e aneto, una delle nostre prime creazioni. Abbiamo anche creato un liquore con questi stessi ingredienti. Un altro piatto è il Cannellone di salmone, che i clienti ci chiedono sempre di rimettere in menu ogni volta che lo togliamo”.

La carta dei vini offre oltre 50 varietà tra bianchi, rossi, rosati, dolci e spumanti, perfettamente abbinabili alle ricette. La maggior parte proviene da zone vicine, con denominazioni d’origine spagnole come Rueda, Rías Baixas, Rioja, Ribera del Duero, e catalane come Penedès, Terra Alta, Priorat, Empordà, Alella, Conca de Barberà, tra le altre.

Abbiamo provato il menu BaLó e, sinceramente, è stata un’esperienza che non lascia indifferenti, perché la passione con cui creano ogni piatto dimostra l’impegno e la dedizione che mettono nel loro lavoro. Sicuramente questa coppia di chef co-proprietari, dal talento straordinario, farà molto parlare di sé: si sono già ritagliati un posto importante nella scena gastronomica di Barcellona e il loro sogno è appena iniziato.

Posto
Europa/Spagna/Barcellona
Restaurante Baló

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