Mini-storia
hinterland milanese
Il modello virtuoso di Cascina Caremma
 Un’oasi nel Parco del Ticino tra agricoltura biologica e ospitalità rurale
Testo di
Tania Mauri
Foto cortesia
Il modello virtuoso di Cascina Caremma
5 minuti

Per una gita fuori porta, una fuga dalla città, un pranzo immerso nella natura o una cena sotto le stelle, c’è Cascina Caremma. Situata nella zona sud ovest della provincia di Milano, tra il Parco Agricolo Sud e quello del Ticino (nel 2002 la Valle del Ticino è stata riconosciuta come Riserva della Biosfera MAB, ndr), tra boschi, brughiere, campi coltivati, abbazie e casali d’epoca, Cascina Caremma è un’azienda agricola biologica che da oltre 30 anni promuove la cultura della terra e dei suoi prodotti.

Tutto “ricomincia” circa 40 anni fa, nel 1988, a Besate quando Gabriele Corti, agronomo con la passione per agricoltura, dopo aver lavorato all’Università Statale e presso alcune imprese agricole dove fa esperienza sul campo, decide di realizzare il suo sogno: acquistare una cascina e dedicarsi all’agricoltura. Lungimirante e illuminato, Corti investe in un progetto insolito per quei tempi: “Sembrava una follia fare un agriturismo nella provincia di Milano dove si era sviluppato solo il settore terziario. In realtà questo è un territorio caratterizzato da una forte tradizione agricola e con una forte valenza storico paesaggistica e turistica. Quando l’ho scoperto me ne sono innamorato e non l’ho più lasciato. Ci ho messo anima e corpo per valorizzare questo territorio talvolta bistrattato e ho provato a creare un’isola felice dove la tradizione agricola si fonde con l’innovazione sostenibile, un luogo dove far venire le persone che possono riscopre i valori della terra e dei suoi prodotti, i paesaggi, la vita contadina fatta di gesti antichi, una cucina autentica e ricca di sapori nel rispetto della natura”.

Gabriele Corti ha abbracciato fin da subito la filosofia dell’agricoltura biologica, promuovendo una visione sostenibile della produzione alimentare e della vita rurale di questa zona: “Abbiamo cercato di mantenere lo stile di vita della campagna di fine Ottocento senza rinunciare alla modernità e senza snaturare un paesaggio agrario che era tipico di tutta la pianura padana. Nel nucleo centrale di fine ‘600, che è l’ex casa patronale, oggi ci sono il ristorante, alcune camere e un vecchio forno ancora funzionante e di grande fascino per i nostri ospiti. Essendo all’interno della casa, veniva usato regolarmente dai padroni e (solo una volta ogni otto giorni e tramite un’apertura secondaria esterna) dai contadini che lavoravano e abitavano all’interno del podere. La cascina era un po’ il centro della vita le che ruotava intorno e dove viveva l’intera comunità, con le sue regole e i suoi compiti”.

Partendo da un nucleo originario di 36 ettari, oggi a Cascina Caremma si coltivano circa 120 ettari, mantenendo intatti i principi di rispetto per la natura e la biodiversità grazie alla presenza di siepi e di filari tra i campi. Il recupero di antiche cultivar e l’attenzione per le pratiche agricole tradizionali si uniscono all’innovazione, rendendo l’azienda un punto di riferimento per la valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze.

Campi coltivati con cereali, mais, riso e vigneti autoctoni, allevamenti di capre e galline ovaiole – che vivono in un pollaio mobile così da garantire erba bassa – “fertilizzante” naturale e terreno pulito, maiali allo stato brado e bovini concorrono alla crescita di un’economia autosufficiente e di uno sviluppo ecosostenibile con strutture dedicate alla trasformazione dei prodotti.  Si producono cereali antichi (ben undici) e farine macinate a pietra, verdure e legumi ma anche riso Arborio, miele, frutta, vino, uova fresche e formaggi caprini artigianali. L’azienda si distingue anche per i salumi artigianali realizzati con tecniche tradizionali e senza l’uso di conservanti artificiali. I prodotti derivati dai cereali, come il pane a lievitazione naturale – in cinque tipologie tra cui quello di segale – e la pasta fresca, sono lavorati con farine integrali per mantenere intatte le proprietà nutritive.

Di questa ricca produzione una parte viene venduta nel negozio interno e online e una parte è dedicata alle cucine del ristorante che propone un menu stagionale di saporit ispirati alla tradizione lombarda. Tra le specialità proposte si trovano salumi e formaggi fatti in casa, zuppe e risotti preparati con cereali antichi, secondi piatti a base di carni allevate secondo principi etici accompagnati da un’ampia selezione di vini biologici.

A Cascina Caremma sono stati antesignani anche nella scelta di fare educazione ambientale e alimentare 25 anni fa, quando ancora non era di moda, proponendo attività didattiche per le scuole. Successivamente, complice anche una collaborazione con Slow Food a fine anni 90, hanno fatto il primo laboratorio sul pane (il nonno di Corti era un panettiere, ndr) aperto a tutti. “Da questa esperienza abbiamo ideato una calendarizzazione delle attività che variano a seconda della stagione. Così a gennaio e febbraio c’è il laboratorio sui salumi, a marzo e aprile quello sul pane, maggio ci sarà quello dedicato al riso Arboreo e a ottobre e novembre quello sulla vite e sul vino”.

Proprio in questo spirito nasce la Festa del Pane 2025, un evento dedicato all’arte della panificazione e alla convivialità. Tutti i giovedì di marzo e aprile, gli ospiti potranno impastare e farcire la propria focaccia per cuocerla nell’antico forno a legna. L’esperienza però non si ferma al pane perché la serata prevede un percorso gastronomico con ingredienti biologici e a km zero – Crescentina e salamino, Zuppa di cavolo nero nella pagnotta di segale, Bocconcini di manzo in crosta in salsa gremolada, Torta di pane al cioccolato e pinoli con zabaione al passito di Verdea – a 39 euro a persona, da accompagnare alla propria focaccia.

Inoltre, il complesso si arricchisce di una suggestiva area benessere, ricavata dalla vecchia stalla, una piscina esterna riscaldata e una sala eventi pensata per accogliere incontri, degustazioni e iniziative culturali. Dal 2014, sono subentrati nella gestione dell’Hotel Morimondo nell’omonimo paese, una costruzione che faceva parte della Grangia dell’Abbazia del 1200, e del ristorante Il Filo di Grano.

Cascina Caremma rappresenta oggi un modello virtuoso di agricoltura biologica e ospitalità rurale, espressione di cultura e di territorio, un viaggio sensoriale alla scoperta dei sapori autentici della tradizione lombarda.

Posto
Europa/Italia/Lombardia/Milano
Cascina Caremma

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