Mini-storia
fare la storia
Un caffè storico per la contemporaneità.
L’esempio di Baratti&Milano a 150 anni dall’apertura.
Testo di
Elisa Teneggi
Foto cortesia
Un caffè storico per la contemporaneità.
8 minuti

Cioccolatieri dalla Svizzera, una corte reale, le signore golose. Torino vuol dire caffè e i caffè storici ne costruiscono l’anima. Anche nel contemporaneo.

La data è 1875, il gusto cioccolato. A Torino, dall’unione di due cognomi non per via matrimoniale, ma artigianale nasce una confetteria destinata a cambiare la storia del gusto della città sabauda: Baratti&Milano. Un’ossessione, quella per i caffè-salotto, le dolcezze, le pasticcerie, che sembra intrinseca alla Sabaudian Way of Life. E certo, ospitare una corte reale aiuta lo sviluppo di un gusto raffinato anche in fatto di dolci. Nell’ecosistema, però, la ragione è anche un’altra. Lo ricorda il volume Baratti & Milano. Una grande storia del gusto a Torino, curato da Manuela Viglione (Direttrice creativa di Baratti&Milano – sì, anche i locali possono avere direttori creativi) e con i testi di Viglione stessa, Alessandra Morra e Mario Marsero.

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