Katia e Tatiana Levha

2,00

Cook_inc. 20

Gloriose Bastarde

  • Testo di Andrea Petrini
  • Foto di Philippe Vaurès Santamaria

Tatiana & la Katia. Katia & la Tatiana. Le Inseparabili. Two bodies one soul. Le due parigine non fanno il broncio, poco hanno delle sorelle Brontë – Emily e Charlotte più la beniamina, Anne – ognuna presa a inseguire con le Cime Tempestose i fili romanzeschi degli immaginari suoi. Loro aprono le finestre al vento, catturano la luce di quel che prosaicamente, ahinoi! la Treccani spaccerebbe ancora per dei bistrot di quartiere. Girls next door, coltivano ciascuna il proprio giardino segreto. Meglio di Coco (Chanel) sono per noi le Cocorosie della neo cucina parigina. Della sorellanza di Bianca (Coco) e di Sierra (Rosie) decantano la stessa musicalità. Se le sorelline franco-americane innervano il folk psichedelico di languidi beats elettronici e lirici vocalismi lo-fi, loro invece strappano all’ombra la cucina in un cabinet des curiosités autobiografiche gravido di trovate non da trovatelle. È tutto scritto, c’è una rossa vena sottocutanea che collega l’esperienza al sogno, il passato riflesso nel presente. Per dirla altrimenti: a Katia & Tatiana poco ci dice la nozione d’autore. Delle istruzioni per l’uso con le note a piè di pagina. All’io, al je, alla scostumata enunciazione diretta prediligono semmai la fusione d’un noi collettivo in senso ben più lato.

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