Italian Grape Ale

2,00

Cook_inc. 20

Italian Grape Ale e Vini frizzanti: il senso di un incontro

  • Testo di Jacopo Cossater & Eugenio Signoroni
  • Foto di Davide Dutto

Birra e vino, vino e birra. Non siamo i primi e di certo non saremo neanche gli ultimi a cercare similitudini, parentele, in generale punti di contatto tra due bevande che, se da una parte condividono una storia millenaria, capace di attraversare secoli e continenti restando sempre centrali sulle tavole di civiltà molto diverse, dall’altra non potrebbero essere più lontane. Per la loro storia, per la loro evoluzione, soprattutto per la loro genesi. L’acqua, il malto, il luppolo da una parte; l’uva, dall’altra. In mezzo, il ruolo dell’essere umano, il cui intervento è decisivo tanto quanto quello delle materie prime, se non di più.

Se, nel vino, l’uomo occupa una posizione importante al pari del vitigno e del luogo, formando così un vero e proprio triangolo virtuoso, nella birra è, insieme al lievito, il vero protagonista. Prima ancora che dal territorio in cui è prodotta, la bevanda di Cerere è influenzata dalla mano e dalla memoria di chi la produce. Il birroir, come Kuaska ama definire quel complesso insieme di fattori umani, passionali, caratteriali che fanno sì che ogni birrificio produca qualcosa di profondamente diverso pur a pochi chilometri di distanza.

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